Reazione a Catena, scatta la censura: Ecco cosa è successo
Censura per Reazione a Catena, i concorrenti usano indizi che non possono essere utilizzati per svelare la parola.
Lo chiamano il bello della diretta e Marco Liorni ha dovuto farci i conti in una delle recenti puntate di Reazione a Catena. Il programma è in onda nella fascia preserale delle reti Rai e di recente ha dovuto subire una censura per via di una terminologia poco idonea utilizzata da alcuni concorrenti.
La Rai radiotelevisione italiana non ha potuto far altro che intervenire, per evitare che ci fosse bisogno del garante delle telecomunicazioni. La Rai è una delle aziende maggiori sul territorio italiano e non solo. Ovviamente è importante che tutti coloro che prendono parte ai programmi che vanno in onda sulle loro reti si attengano a un certo protocollo di comportamento, che non sia in alcun modo offensivo per i telespettatori.
Quando all’interno di una trasmissione vengono violati tali elementi i dirigenti Rai intervengono al fine di onorare quasi un secolo di storia. La Rai infatti, nasce nel 1924 e alle spalle ha una storia veramente lunghissima, con programmi che hanno fatto la storia della TV nazionale.
Ma cosa è successo nel programma presentato dal buon Marco Liorni?
L’accaduto
Il video dell’accaduto ha fatto il giro del web divenendo virale. Si tratta di un piccolo estratto di una delle puntate del programma Reazione a Catena condotto da Marco Liorni. Il format del programma è molto semplice e ricalca quello di moltissimi programmi del preserale, con il presentatore che pone delle domande hai concorrente che devono rispondere in maniera corretta e veloce.
In questo caso specifico a prendere parte al programma sono 3 amici. 2 di loro danno degli indizi al loro amico che deve indovinare la parola corretta. Peccato che i termini utilizzati dai ragazzi sono da censura e irripetibili per il pubblico del preserale. I ragazzi vengono penalizzati tra l’imbarazzo dello studio e del presentatore.
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Imbarazzato il presentatore
La puntata continua nonostante l’imbarazzo del presentatore Marco Liorni che non lascia passare e fa notare ai ragazzi l’utilizzo di parole assolutamente poco consone al contesto in cui loro stessi si trovano.
Molto contrariato riprende i concorrenti e comunica loro che anche se la risposta è quella corretta, devono essere penalizzati per via del loro linguaggio. Provvedimento severo ma giusto.