Geppi Cucciari, la critica al bodyshaming: “…molto disturbante” |Ecco il motivo
Geppi Cucciari è stanca delle continue critiche e non lo manda di certo a dire. Ecco cosa è successo e le dichiarazioni di Geppi.
All’anagrafe Maria Giuseppina Cucciari, conosciuta da tutti come Geppi Cucciari, ha raggiunto la notorietà prendendo parte ad alcune edizioni di Zeling, il programma comico che negli anni ha lasciato spazio a moltissimi comici che oggi sono estremamente amati dal pubblico.
Comica, conduttrice, attrice e anche cabarettista, ha da pochi giorni compiuto 50 anni. Di origini siciliana, dopo che ha conclusi gli studi decide di tentare la fortuna e si trasferisce a Milano dove nel 2000 entra nel laboratorio teatrale Scaldasole, ma intanto consegue anche la laurea in giurisprudenza.
Ma nel 2001 ecco Zeling e di lì a poco ecco anche la celebrità che le permette di prender parte a una serie di programmi televisivi, comprese alcune edizioni extra di Zeling e alcuni film. Non le sono mancate le partecipazioni teatrali, come nel 2014 quando interpretava Morticia Adams nel musical “La famiglia Adams“.
Un grande successo che l’ha fatta apprezzare talk pubblico per la sua capacità di far ridere con battute ancorate alla società attuale, c’è qualcosa che ha notevolmente influito sulla sua carriera e non solo.
La curiosità
Forse non tutti sanno che Geppi Cucciari è una grande appassionata di basket. Ha giocato fino a 26 anni ad alto livello, prendendo parte alla serie C e alla Serie B. Arriva addirittura a giocare in Serie A2, indossando la maglia della Virtus Cagliari.
Dal 2012 ha decido di giocare nella serie C, con la squadra Gammabasket Segrate, Per quello che rigurdsa la sua vita privata, si sa poco, quasi nulla. Una delle poche notizie è il suo matrimonio n el 2012 con conseguente divorzio nel 2016.
Perdita di peso e dichiarazioni
Geppi Cucciari negli ultimi anni ha deciso di rimettersi in forma e sono più di 10 i kg che ha perso seguendo un regime alimentare corretto e facendo costantemente attività fisica. Questo le ha donato un nuovo corpo, ma anche la consapevolezza che c’è ancora molto da fare per accettarsi così come si è.
Racconta come quella semplice domanda “Sei dimagrita?” sia in fondo un complimento insidioso di chi tende a criticare il corpo delle donne.”Questo sì che è un po’ disturbante“. “Ero una trentenne così così…una quarantenne sofferente…puntiamo ai 50 anni che ho” e conclude “Se ho imparato ad amarmi? Credo di sì, ci ho messo qualche anno…Mi accetto, mi voglio bene e mi porto a spasso”.