Lele Mora, dalla malattia alle minacce pesantissime: “Ti sp***ano” | È partita una denuncia
Lele Mora deve di nuovo difendersi da accuse pesantissime. Il manager dei VIP nell’occhio del ciclone, di nuovo.
Non c’è proprio pace per Lele Mora, che ha finalmente saldato il suo conto con la giustizia italiana, ma non per questo riesce a vivere la sua vita in maniera serena. All’anagrafe Dario Gabriele Mora, anni 68, è da sempre conosciuto come il manager dei VIP. Fino allo scandalo che lo ha visto protagonista Lele Mora era associato ad alcuni dei volti più conosciuti del panorama televisivo italiano, tra cui Fabrizio Corona e Costantino Vitagliano.
Ha iniziato a lavorare come insegnante presso l’IPSAR Luigi Carbacina di Bardolino, poi proprietario di Lele club, primo locale gay della zona e poi assistente di persone di spicco dello spettacolo e della musica, come Patty Pravo, Loredana Bertè e Nilla Pizzi. È il 2000 quando apre la sua LM Management che si occupava dapprima solo di calciatori e poi anche di persone della musica e dello spettacolo.
Da qui inizia la sua fulminante carriera come manager dei VIP che però lo ha visto coinvolto in moltissimi scandali che lo hanno portato alla galera dove ha scontato la sua pena per più di un anno, venendo anche messo in isolamento per un certo periodo.
Insomma, un uomo da sempre sopra le righe, che però adesso, voleva riprendere in mano la sua vita e vivere in maniera tranquilla dopo il carcere e la malattia. Ma sembra proprio che per il buon Lele non ci sia pace ed ecco che i riflettori si accendono di nuovo su di lui.
Procedimenti penali e la malattia
Lele Mora oltre al suo curriculum da manager ha coltivato anche quello di problemi con la legge. In ordine di tempo è stata accusato di: spaccio di droga, evasione fiscale, bancarotta fraudolenta e anche favoreggiamento della prostituzione. Il suo uno dei nomi coinvolti nello scandalo noto con il nome di Vallettopoli che nel 2011 gli è costato 1 anno e 5 mesi di carcere per tentata estorsione ai danni di calciatori noti nel mondo del calcio italiano, come Coco, Adriano e David Trezeguet.
Otre alla giustizia anche l’universo gli ha servito il conto, prima con un tumore tra rene e polmone, poi con una lieve emorragia celebrale che deve tenere sotto stretto controllo. Ecco perché, dopo 1 anno e 3 mese di carcere ha richiesto la conclusione della pena presso la comunità Exodus di Don Mazzi.
I guai non sono finiti
Anche adesso che potrebbe vivere tranquillamente la sua vita, Lele Mora si ritrova a dover far fronte a un ricatto hot (strana la vita…) Gli sono stati chiesti 100 euro per evitare la pubblicazione di chat che potrebbero rovinarlo. Una storia andata avanti per mesi, prima che Lele decidesse di denunciare.
Sembra che ci siano stati anche episodi in cui è stata presa di mira la sua agenzia che è stata danneggiata nella sua zona esterna. Insomma, sembra che ancora non sia arrivato un momento di tranquillità per Lele.