Lutto nel mondo della tv, dopo la morte si apre un’inchiesta: “…pesanti terapie” | Ecco cosa è accaduto
Dopo la morte di una persona influente nel mondo della televisione italiana, viene aperta un’inchiesta per far chiarezza: ecco i dettagli
La televisione è uno dei mezzi più importanti di comunicazione in quanto riesce a stregare l’attenzione del pubblico, informando di quanto succede nella nostra società. Vi sono dei giornalisti che hanno trattato in maniera egregia alcune vicissitudini che sono rimaste irrisolte, cercando di chiarire il tutto il più possibile. Uno di loro, purtroppo, qualche giorno è scomparso a soli settant’anni lasciando un vuoto incolmabile.
Che si tratti di Mediaset o Rai, il pubblico rimane sempre interessato a quelle che sono gli aggiornamenti decisivi della nostra società che si prospetta in continuo cambiamento. Soprattutto in questo periodo ci sono state diverse persone che si sono esposte per i vari cambiamenti che promettono i nuovi mezzi di comunicazione.
Purtroppo, una persona influente nel mondo giornalistico e televisivi che si è battuto per scoprire al meglio alcuni casi come quelli di Emanuela Orlandi e della Mafia ha lasciato la vita terrena per un male breve e fulminante. Anche se ci sono dettagli che non quadrano perfettamente e quindi bisogna analizzare così come sta avvenendo.
Lutto nel mondo tv: aperta un’inchiesta
Nella giornata del 19 Luglio 2023 uno dei giornalisti tra i più competenti e professionisti della storia del giornalismo e della televisione italiana ha lasciato la vita terrena: stiamo parlando del grandissimo Andrea Purgatori. L’uomo conduceva il programma Atlantide su La7, ottenendo tantissimi riscontri positivi e un buon indice di share. La famiglia, però, vuole chiarezza sulla mote dello stesso Purgatori.
I familiari del giornalista, assistiti dagli avvocati Michele e Alessandro Gentiloni Silveri e Gianfilippo Cau, chiedono di analizzare i fascicoli sulla correttezza della diagnosi che ha portato il giornalista a sostenere pesanti cure, coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco e dal pm Giorgio Orano.
Come ha fatto sapere il quotidiano Il Messaggero, Il Nas dei Carabinieri ha già acquisito le cartelle cliniche in una struttura privata e sul corpo di Purgatori sarà eseguita nei prossimi giorni l’autopsia.
Nel dettaglio, i familiari chiedono di far chiarezza : ” sulla correttezza delle diagnosi e delle cure apportate al loro caro, deceduto il 19 luglio 2023 dopo solo due mesi dalla diagnosi iniziale. In particolare – si legge nella nota – hanno chiesto che venga accertata la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie”.