“Chi era davvero?”: Enrico Mentana, il misterioso pensiero dopo la scomparsa | Nessuno se lo aspettava
Enrico Mentana, dopo la scomparsa fa un rivelazione segreta e misteriosa che sconvolge i fan: ecco i dettagli della vicenda
Uno dei giornalisti che hanno fatto la storia della televisione italiana e che hanno illuminato con la propria competenza il mondo giornalistico dagli anni Novanta fino ad oggi è lui, Enrico Mentana. Nonostante i suoi programmi che trattano temi vicini alla politica, all’attualità e alla cronaca, il giornalista ha dovuto fare una confessione davvero terribile ma segreta che ha sconvolto gli animi dei tanti telespettatori che seguono con estremo interesse il suo format.
Enrico Mentana ha dato tanto a questo paese soprattutto in termini artistici e di cultura, in quanto per moltissimi anni è stato il direttore del Tg 5 e, si potrebbe anche aggiungere, l’ideatore. Inoltre, con la sua splendida sapienza e conoscenza, Enrico oggi è il direttore del TG LA7.
Dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, colui che ha inventato la tv di concorrenza a quella di Stato, Enrico ha voluto lanciare un messaggio davvero commovente, profondo e allo stesso tempo anche misterioso su colui che con la sua scomparsa, nel bene e nel male, si porterà via un pezzo di storia.
Enrico Mentana, la confessione dopo la scomparsa
Il giornalista Enrico Mentana, dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, ha curato la puntata speciale che ha preso il nome di “I mille volti di Silvio Berlusconi”. L’uomo ha affidato un messaggio criptico che lascia riflettere ma, allo stesso tempo, emoziona i telespettatori e i fan del giornalista sui social.
L’uomo ha esordito affermando: “Com’era? Chi era davvero? Me lo chiedono in tanti in queste ore, ed è inevitabile e comprensibile, visto che la mia biografia si è intrecciata a quella di Silvio Berlusconi come grande imprenditore televisivo, in anni decisivi della nostra storia recente. E del resto se n’è andato, comunque la pensiate, un protagonista indiscusso, di cui si continuerà a parlare a lungo. Forza e debolezze, grandezza e lati oscuri, generosità e prepotenza”.
Mentana ha ricordato che fu proprio Berlusconi, esattamente 32 anni fa, a chiamarlo per costituire un Tg competitivo a quello della Rai, gestendolo in totale autonomia sui contenuti. Il ricordo di Mentana continua e l’uomo aggiunge: “Lo pensava in grande, e fu lui a volere che da subito andasse a fare concorrenza in diretta contrapposizione oraria coi due tg allora leader, il Tg2 alle 13 e il Tg1 alle 20, contro ogni cautela dei suoi collaboratori. E con quale ricetta? “Deve fare un tg che possa piacere a tutti, giovani e anziani, uomini e donne, del nord e del sud, di sinistra e di destra”. Nacque così il Tg5″.
Nel 1992, quell’uomo, lo stesso imprenditore che creò un impero televisivo e fondò una “nuova Milano” con l’edilizia entrò in politica. L’uomo ha concluso affermando: “E’doveroso ricordare e riconoscere tutto questo, prima di mettere ordine alle grandi luci e ombre di una vita, nell’ora dell’addio a Silvio Berlusconi”.