“La mia vita è cambiata per…”: Massimo Giletti dalle minacce alla paura della morte
Massimo Giletti ha fatto una confessione davvero dolorosa e sofferente che ha sconvolto gli animi dei telespettatori: ecco cosa riguarda
Un grande giornalista che ha saputo organizzare una vita alla base dello spettacolo italiano e delle notizie veritiere in tutte le sue trasmissioni; stiamo parlando proprio di lui, Massimo Giletti. Per anni è stato uno dei giornalisti e conduttori più importanti dell’azienda Rai con i suoi programmi come L’Arena cui si è aggiudicato il Premio Regia televisiva. Successivamente, è passato a LA7 ma da qualche tempo il suo programma è stato sospeso.
Per molto tempo Massimo Giletti è riuscito a conquistare l’attenzione dei telespettatori, soprattutto all’inizio ella sua carriera dove ha condotto i tanti programmi di successo come Mattina in famiglia, Mezzogiorno in famiglia e I fatti vostri, Ciak.. si canta in qualità di giurato e dal 2013. Il programma L”Arena che otteneva buonissimo ascolti in termini di share è stato chiuso e Massimo si chiede ancora il motivo.
Passando su La7, il programma Non è L’Arena è stato chiuso improvvisamente lasciando senza parole il pubblico. Intervistato da Valerio Staffelli che ha voluto consegnargli il Tapiro D’Oro, il giornalista e conduttore ha semplicemente detto di non conoscere il vero motivo della decisione. Inoltre, recentemente ha aggiunto che il programma non potrebbe mai tornare in RAI: “Sarebbe impossibile, perché hai delle pressioni troppo alte. Io le ho vissute dall’interno”.
Massimo Giletti e le dolorose confessioni
Il conduttore, nonostante il brutto colpo avvenuto in passato ha ripercorso quei dolori che lo hanno cambiato per sempre. Massimo è sempre visto come un personaggio scomodo all’interno del mondo dello spettacolo e non solo. Secondo alcune indiscrezioni, il programma è stato chiuso per un coinvolgimento di Giletti in verità piuttosto scomode che hanno coinvolto un suo ospite che ha mostrato delle fotografie e successivamente ha ritrattato tutto accusando Giletti di essersi inventato tutto.
Purtroppo non è la prima volta che a Massimo succedono cose simili, infatti vive sotto scorta da parecchi anni e durante il periodo del Covid ha sentito il peso della solitudine tanto da affermare: “Vivo sotto scorta, se questa battaglia contro i boss, nel periodo del Covid, l’avessimo fatta in tanti, non sarei entrato nel mirino di Cosa nostra“.
Inoltre, ha parlato di come è cambiata la sua vita quotidiana: “Io vivevo nella libertà del motorino, oggi non posso più farlo. Ora trovo la scorta che mi ricorda il pericolo che vivo ogni giorno. Io cerco di non pensarci, ma è lì nella sua evidenza quotidiana. Non posso incontrare amici come e quando voglio. Non sono più quello di una volta”.
In conclusione, Massimo Giletti non si è mai vergognato di piangere e di mostrarsi debole agli occhi del pubblico. In questi anni ha dovuto subire la perdita di suo padre, il suo più grande punto di riferimento: “Ho perso mio padre e la mia vita è cambiata per la mafia. Non mi vergogno di dire che spesso ho pianto. Ma se uno è vivo e non è arido, non si deve vergognare di piangere “.