“Un urlo di dolore”: Aiello, tutta la verità sul suo dopo Festival | Nessuno lo aveva capito
Il cantante Aiello in una lunga intervista ha fatto una confessione davvero straziante circa quello che aveva subito al Festival
Le sue canzoni sono state un punto di riferimento della scena musicale italiana di tutti i tempi, ma soprattutto dei nostri. Con il suo talento e la sua voce è riuscito ad ottenere il famoso disco di platino per circa 70 mila copie vendute con il brano Arsenico: non ha bisogno di grosse presentazioni, stiamo parlando di Antonio Aiello conosciuto come Aiello. In una lunga intervista si è lasciato andare alla spiegazione circa un episodio avvenuto al Festival di Sanremo.
Nel 2021, infatti, Aiello ha partecipato al Festival di Sanremo con il suo brano Ora che si è classificato al venticinquesimo posto. Questo è stato un traguardo che Aiello ha raggiunto, nonostante le innumerevoli critiche mosse dagli spettatori per la stoccata che non è riuscito a trattenere.
Aiello e la spiegazione sulla stoccata a Sanremo 2021
Il cantante calabrese, intervistato da Fanpage.it ha voluto spiegare cosa è successo e quanto gli ha cambiato la carriera quella partecipazione al Festival di Sanremo e cosa ha provato durante quell’esibizione e quelle critiche mosse subito dopo.
Il giornalista, infatti, ha chiesto se tra il brano Paradiso e Sanremo 2021 c’è stato un passaggio tra inferno e purgatorio in senso metaforico. Il cantante ha subito risposto: “C’è stato un Inferno che è stato Sanremo, perché nonostante il disco d’oro mi sono auto sabotato con quella prima performance da cui sono nati tutti i meme. Ne ho sofferto parecchio e mi sto perdonando solo ora”.
Il giornalista ha chiesto ad Aiello se ha temuto di aver perso il treno dopo il Festival di Sanremo e il cantante ha risposto d aver temuto tantissimo che non arrivasse il momento dei live poiché un conto è stoppare una carriera dopo 30 anni e un conto farlo solo dopo aver iniziato.
Circa, invece, quelle “urla” a Sanremo, il giornalista ha chiesto ad Aiello se si trattasse si un errore tecnico o l’immedesimarsi di un dolore che non è stato percepito dallo spettatore nel quale, non è riuscito ad immedesimarsi: “Sottoscrivo quello che hai detto: quell’urlo è stato un urlo di dolore. Ma ora il pubblico lo grida ancora più di me durante i concerti perché capisce a fondo che la disperazione è disperazione. Può essere intonata o meno, ma il sentimento è quello”.
Inoltre ha aggiunto quanto i social sono stati spesso un coltello per gli artisti che si esibiscono live. Certi commenti, infatti, secondo Aiello uccidono gli artisti.