Il dramma di Simona Ventura | “Capacità di respirare è quasi dimezzata”
Simona Ventura sta vivendo dei giorni difficilissimi. Al centro della questione c’è un vero e proprio dramma.
Sono stati giorni davvero molto duri per la conduttrice Simona Ventura. Molte questioni, private e non le ha spesso condivise con i suoi fan, anche se questa volta è tutto diverso.
Anche se in televisione si è sempre data un gran d’affare e si è sempre mostrata con il solito sorriso, le cose a casa non sembrano andare nel miglior modo, sopratutto dal punto di vista di salute.
Il soggetto in questione non riguarda tanto la conduttrice quanto qualcuno molto vicino a lei. Il legame che la Ventura ha con la propria famiglia l’ha sempre tenuto molto riservato, anche se, alcune volte si è fatta avanti sui social pubblicando qualche post.
Ecco perché, Simona Ventura è emotivamente giù di corda, e forse, è anche abbastanza riduttivo. Il problema principale è che per questa situazione lei non può far niente se non continuare ad essere un gran supporto, come madre e moglie, come ha sempre fatto.
La famiglia di Simona Ventura
La conduttrice ha avuto due figli dal suo primo matrimonio con Stefano Bettarini, Niccolò e Giacomo Bettarini. Nel 2014, inoltre, ottenne l’adozione di Caterina. Nel 1998 la Ventura si è sposata con il famoso calciatore, ma dopo anni, la storia è naufragata a causa dei vari tradimenti di lui.
Dopo l’addio a Gerò Carraro ha ritrovato la serenità con il giornalista Giovanni Terzi. nel 2019 la Ventura ha annunciato il matrimonio con Terzi, cosa però che non è avvenuta in quanto la data era prevista nel 2020 ed è scoppiata la pandemia. E’ stato proprio il giornalista a parlare della situazione complicatissima che stanno vivendo in famiglia.
La malattia
Il compagno di Simona Ventura è affetto da una malattia che si chiama dermatomiosite amiopatica. E’ una malattia genetica che interessa i polmoni. Terzi se n’è reso conto dopo una passeggiata in montagna, quando ad un certo punto sentì che gli mancava il respiro. Oggi la situazione continua ad essere molto critica.
“La mia malattia mi limita molto: la mia capacità di respirare è quasi dimezzata rispetto a prima. Ho sempre troppo poco ossigeno nel sangue e questo mi espone costantemente al rischio di ischemie e di altri gravi conseguenze su cuore e cervello. Basta pochissimo perché la mia saturazione scenda sotto il valore limite di 90, che è un valore da ricovero urgente“. Adesso Giovanni si sta curando con una terapia a base di cortisone e anticorpi monoclonali.